Due degli articoli più richiesti dei prodotti I.T.C. Italian Top Class sono le taglierine da cantiere e le segatrici a ponte.
Comprendere la differenza tra questi due macchinari ti aiuterà a selezionare la macchina corretta per la tua Azienda o per il tuo laboratorio/cantiere.
Queste due segatrici possono sembrare per certi versi simili e si può dunque pensare che esse compiano le stesse azioni. Certamente hanno dei punti in comune ma lavorano in maniera diversa ed hanno funzioni ben distinte le une dalle altre.
Quali sono i punti in comune?
Sono entrambe elettriche ed ideate per lavorare con ricircolo continuo di acqua sul disco di taglio per mezzo di una pompa posta all’interno della vasca di raccolta.
Entrambe si adattano al taglio di tutti i tipi di materiale, dai più duri ai più morbidi, come ceramica, marmo, granito, cemento, terrazzo, ecc.
[Ricorda: è importante scegliere un corretto disco diamantato in base al materiale che deve essere lavorato (tratteremo questo argomento in maniera approfondita la prossima volta)].
Entrambe le segatrici sono dotate di un piano di lavoro fisso (è la testa di taglio che si muove mentre il materiale resta fermo) e tutte e due permettono di effettuare tagli angolati.
Quali sono le differenze? Quando dovrebbe essere usata l’una piuttosto che l’altra?
La differenza primaria tra taglierine da cantiere e segatrici a ponte sta nel design e nei parametri di taglio.
Le taglierine da cantiere sono progettate per rispondere ai bisogni dei cantieri edili.
Sono compatte ed ideali per coloro che devono movimentare spesso i macchinari spostandoli da un cantiere all’altro; accessori come gambe pieghevoli, manopole laterali e kit ruote (opzionale) rendono semplice lo spostamento di queste macchine.
Le segatrici a ponte invece sono ideate per medio-piccole marmerie. Non sono state progettate per essere movimentate spesso, ma piuttosto per restare fisse in laboratorio.
Le taglierine da cantiere possono avere una struttura in ferro (modello ITC), in alluminio (modello ITC AL) o in acciaio inox (modello ITC ST), in base alle vostre necessità. Per fare un esempio, la struttura in alluminio permette alla macchina di essere molto leggera e quindi facilmente movimentabile anche solo da 1 persona.
Lo scorrimento della testa di taglio avviene su due barre cromate per mezzo di cuscinetti lineari a ricircolo di sfera con protezione antipolvere. L’operatore lavora frontalmente alla testa di taglio, muovendola attraverso una maniglia.
Per quel che riguarda le segatrici a ponte, invece, vi è la possibilità di scegliere tra il modello con avanzamento manuale della testa di taglio (AVS) e quello motorizzato (AAS).
Queste segatrici sono costituite di un sistema monotrave (in alluminio) e una struttura rinforzata che le rende estremamente robuste e precise. La trasmissione a cinghia dentata permette all’operatore di restare fermo senza doversi muovere. Infatti, in questo caso, l’avanzamento della testa di taglio avviene ruotando un volantino posto nel lato destro della macchina (nella versione manuale) o agendo sul quadro elettrico (nella versione motorizzata).
Per concludere, potremmo affermare che le due tipologie, taglierine da cantiere e segatrici a ponte, possono essere utilizzate per eseguire lavorazioni simili o, in certi casi, identiche.
Consigliamo però di optare per una segatrice a ponte qualora si richieda una maggior accuratezza nel taglio.
Sottolineiamo inoltre che operazioni di foratura e/o profilatura a mezzo toro, tagli angolati superiori a 45°, possono essere eseguiti esclusivamente con una segatrice a ponte.